La Pro Loco “LA FONTE” e l’amministrazione comunale presenti alla XXVI edizione della Borsa Mediterranea del Turismo per parlare delle tradizioni e dell’arte di Fontanarosa

A cura di Chiara Imbimbo

Presso la Mostra D’Oltremare di Napoli si è svolta, dal 16 al 18 marzo, la Borsa Mediterranea del Turismo (BMT) giunta ormai alla sua ventiseiesima edizione.  Si tratta del più grande market place del Mediterraneo che, con un’area espositiva di circa 12 mila metri quadri, ospita tutti i big del turismo nazionale ed internazionale.

Fontanarosa ha avuto modo di incontrare il vasto pubblico della BMT e di far conoscere le sue tradizioni, in particolare quella del Simposio internazionale di scultura “Fontanarosa ArteScultura” e quella legata all’esperienza culturale del “Viaggio nell’arte sacra e festa del grano in Irpinia.”

La Pro Loco “La Fonte”, che attraverso il suo progetto “TuristInFontanarosa” nato del 2019 fa della valorizzazione e promozione territoriale uno dei suoi punti forti, non poteva perdere l’importante finestra offerta dalla BMT.

Giovedì 16 marzo la Pro Loco “La Fonte” ha presenziato al meraviglioso intervento del Sindaco Giuseppe Pescatore che, parlando del Carro che unisce religione, folklore e arte, ha sottolineato come le tradizioni siano la vera e propria anima di una popolazione. Sabato 18, invece, è stata protagonista attiva del convegno incentrato sul “Viaggio nell’arte sacra in Irpinia”.

Il sindaco, dopo aver parlato delle varie chiese del nostro territorio, ha passato la parola al presidente della Pro Loco Agostino Rampino che, oltre a ribadire l’impegno della Pro Loco verso il turismo  culturale, enogastronomico e religioso a Fontanarosa, si è espresso sul meraviglioso santuario di Maria Santissima della Misericordia. Edificato nel 1456 e riconosciuto, nel 1921, come santuario più decorato della provincia che ha i suoi punti forti nella statua di S. Maria della Misericordia e  nel trittico, donato dal Principe Carlo Gesualdo. Nell’ultimo giubileo, nel 2016, giubileo della misericordia, il vescovo ha individuato Fontanarosa come chiesa giubilare.

Fu individuato il nostro santuario perché agli inizi del 900 il capitolo vaticano aggiunse il santuario alle basiliche minori, associata quindi alla basilica di San Pietro. Ne è dimostrazione la lapide sulla facciata del santuario. Quindi il nostro santuario ha tutti i benefici spirituali della basilica di San Pietro.

Un altro titolo che risale al XVII secolo è quello che il nostro santuario è stato aggregato a San Giovanni in Laterano e di questa aggregazione ne è prova una delle lapidi che si trovano al lato del santuario.

A concludere l’intervento è stato l’architetto Silvio Raffaele Cosato che, sottolineando lo stretto rapporto tra Caravaggio e la città di Napoli, ha incuriosito l’uditorio parlando del quadro raffigurante l’ultima cena appartenente, molto probabilmente, alla scuola del grande maestro.

Mille motivi, dunque, per venire a visitare Fontanarosa. Motivi che la Pro Loco “La Fonte” ben conosce e per cui si impegna, giorno dopo giorno, affinché Fontanarosa, con le sue tradizioni e la sua arte, diventi un vero e proprio polo di attrazione per il sempre più forte turismo culturale.

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